Richiedere un prestito senza busta paga online è un modo rapido e veloce per ottenere una somma consistente in poco tempo e in modo del tutto sicuro.

Sempre più italiani si rivolgono infatti ai metodi digitali per i loro bisogni quotidiani, dall’acquisto sui grandi e-commerce alla ricerca della polizza auto più conveniente, e non deve risultare strano che ricerchino risorse in rete anche per quanto riguarda gli aspetti finanziari e fiscali. I motivi per cui si è costretti a richiedere un prestito possono essere molteplici, da quelli più spiacevoli come ripagare i danni di un incidente o di un’auto che ci abbandona dopo anni di onorato servizio, a quelli più felici come il mutuo per una nuova casa o il finanziamento per la vacanza da sogno che avete sempre desiderato. Sono sempre più frequenti i giovani e le giovani coppie che decidono di ricorrere ad un prestito per cominciare a progettare il loro futuro: per aprire una start up è necessario un investimento iniziale di capitali, oltre che idee vincenti, così come per mettere su famiglia spesso è necessario un aiuto finanziario in più.

E proprio i giovani, che sono sempre al passo con le nuove tecnologie, e che più di ogni altra categoria sociale soffrono della mancanza di una busta paga fissa e regolare, sono i principali destinatari dei servizi online di prestito. Tariffe agevolate per chi ha meno di trent’anni se ne vedono un po’ ovunque, in rete ma anche presso gli sportelli e le banche fisiche.

Ovviamente questo articolo riguarda anche tutte le altre categorie lavorative che non dispongono di entrate fisse. Al giorno d’oggi infatti avere un’entrata fissa come può esserlo la busta paga può essere difficile, sia per la situazione economica non propriamente rosea in cui versa il mercato italiano, sia per l’evoluzione del mondo del lavoro, delle tipologie contrattuali e del numero sempre crescente di freelancer. Anche il mondo dei prestiti si è evoluto per adattarsi ai cambiamenti della società e ai bisogni dei consumatori, per cui oggigiorno è diventato più facile richiedere un prestito senza busta paga, soprattutto online. 

In questa guida ci occuperemo proprio di come richiedere un prestito se non si ha uno stipendio o una busta paga da esibire, di quali sono le classi lavorative che più necessitano di questo finanziamento, delle varie finanziarie e offerte online che possono sposarsi con queste esigenze, e infine la possibilità di richiedere un prestito tra privati online. Esistono infatti specifiche piattaforme online che permettono lo scambio di liquidità tra privati, anche tra sconosciuti, mettendo in comunicazione da tutta Italia chi ha bisogno di un prestito facile senza troppe garanzie e chi vuole fare un investimento sicuro e poco rischioso. Ma di questo parleremo dopo.

Le categorie lavorative “senza busta paga”

Come detto in precedenza, il mondo del lavoro si è diversificato, così sono aumentate anche le categorie lavorative che non hanno una busta paga fissa, cioè non possono garantire un’entrata fissa ogni mese. Questo non significa che non possiedono un reddito “dimostrabile”.

Si pensi ad esempio agli insegnanti precari, che raramente ricevono dal Ministero dell’Istruzione lo stipendio in tempi giusti, ma che nella maggior parte dei casi aspettano mesi per vedere la prima retribuzione, pur prestando servizio continuativo. O ancora ad artigiani e commercianti, che spesso hanno dei mesi di guadagno minimo, o addirittura inesistente, e mesi invece di grande produttività e quindi di grandi incassi, soprattutto nel caso dei settori stagionali.

Ci sono poi i lavoratori a partita iva o a progetto, che ricevono il compenso per la loro prestazione a fine progetto, eppure quel denaro è equiparabile in tutto e per tutto ad una busta paga.

Ai lavoratori autonomi che vogliono richiedere un prestito dunque, anziché la busta paga, è richiesta la presentazione del Modello Unico che attesta la situazione di reddito annuale. Basandosi infatti su un calcolo di un anno, viene conteggiato il guadagno medio mensile che possa andare bene sia per i periodi di lavoro intenso che per quelli con meno entrate. L’ideale, per vedersi concesso un prestito anche senza busta paga, è quello di presentare i Modelli Unici degli ultimi 3 anni, così da dimostrare di avere avuto delle entrate costanti per gli scorsi anni e dando quindi una garanzia che potrete continuare a percepire le stesse somme anche negli anni a venire (e quindi ad avere il denaro necessario per saldare il prestito).

Gli studenti e i prestiti

Un discorso a parte meritano i giovani disoccupati che vogliono richiedere un prestito per finanziare gli studi: i master, le specializzazioni e anche i corsi di laurea sono diventati sempre più cari, e per un giovane che voglia pagarsi da solo gli studi o che non ha una situazione economica e familiare stabile può essere necessario chiedere un prestito. Gli istituti di credito e le banche offrono speciali pacchetti proprio per gli studenti, così come anche i prestiti online hanno soluzioni indirizzate a questa categoria specifica. Anzi, in rete i tassi di interesse sono più bassi e convenienti, e si possono sbrigare tutte le pratiche direttamente online grazie alla tecnologia della firma digitale, che permette di validare e firmare il contratto.

Stiamo parlando dei cosiddetti prestiti d’onore, utilizzati per finanziare gli studi universitari o i master. Questa tipologia di prestito è molto vantaggiosa, perché non è necessaria la presenza di un garante né della busta paga, hanno un tasso agevolato e soprattutto possono essere saldati in tempi molto lunghi, dando cioè allo studente la possibilità di terminare il percorso di studi, trovare un lavoro e ripagare infine il debito. In genere gli istituti che si occupano di questi finanziamenti hanno delle convenzioni con le università stesse: spesso le uniche garanzie che si chiedono per questo prestito sono la regolare iscrizione al corso di studi, essere in regola con gli esami e avere una media dei voti abbastanza alta.

Prestiti per i giovani imprenditori

Vale la pena poi spendere qualche parola sui prestiti a fondo perduto per i giovani imprenditori finanziati sia dalle singole regioni, che anche a livello europeo. Si tratta di un finanziamento che non dovrà essere restituito (o che dovrà essere restituito solo parzialmente) e che servirà a finanziare una nuova attività imprenditoriale per i giovani dai 18 ai 35 anni.

La prima fase della procedura può essere svolta online, scaricando il modulo di richiesta dal sito web della Camera di Commercio e spedendola con posta certificata o raccomandata A/R alla sede di Sviluppo Italia. La commissione si occuperà poi di valutare ciascuna richiesta e di chiamare i candidati a colloquio per l’erogazione o meno del prestito. In caso di ottenimento del prestito a fondo perduto, la nuova società o il nuovo giovane imprenditore si impegna a mantenere attivo l’esercizio per almeno cinque anni, senza spostare la sede dal territorio dichiarato in fase di richiesta del prestito.

Finanziamenti per chi possiede altre tipologie di reddito

Chiusa la nostra breve parentesi sui prestiti ai giovani e agli studenti, prendiamo in considerazione un’ultima categoria di persone con un reddito diverso dalla busta paga.

Non è detto che il reddito proveniente dal lavoro, dipendente, autonomo, o a partita iva che sia, sia l’unica fonte di entrate per una famiglia o per un singolo. Spesso infatti entrano in gioco altri fattori di reddito, come quello proveniente dall’affitto di una casa di proprietà, da un precedente investimento fruttifero o da un assegno di mantenimento. Analizziamo nello specifico questi casi:

  • Avere una casa di proprietà e percepire regolarmente un affitto da parte di terzi è un’ottima garanzia per ottenere un prestito senza busta paga. Il contratto di locazione infatti può valere allo stesso modo di un contratto di lavoro. Se ad esempio avere stipulato un classico contratto di affitto 4 + 4, potete garantire un’entrata mensile fissa per almeno 8 anni, proprio al pari di uno stipendio.
  • Può sembrare strano che chi ha fatto un investimento voglia chiedere un prestito, ma non è una situazione impensabile. Una somma di denaro impiegata per un investimento infatti, a seconda delle condizioni con cui è stato fatto, non può essere ritirata per un determinato lasso di tempo e, nel caso di necessità impellente di liquidità, ecco che si ricorre al prestito. In altri casi invece, può essere più conveniente chiedere un prestito che ritirare l’investimento. Se dall’investimento si ricava un discreto capitale in maniera sistematica e costate, questo può costituire una buona base per richiedere un prestito, in quanto diventa una fonte di reddito vera e propria, assimilabile ad una busta paga. Ovviamente in questo caso il profilo di rischio sarà più elevato, perché la fonte di reddito è comunque a rischio, ma sarà compito delle banche e delle piattaforme online fare le dovute verifiche e calcoli.
  • Anche avere un assegno di mantenimento dovuto magari ad un divorzio, garantisce un’entrata fissa, costante e soprattutto dimostrabile. In questa situazione particolare, anche l’ex coniuge disoccupato può richiedere e ottenere un prestito, rateizzabile almeno fino a quando durerà l’assegno di mantenimento.

Prestiti per chi non possiede nulla

Nella maggior parte dei casi però sono i disoccupati, i lavoratori a nero, gli esodati o chi non ha un reddito dimostrabile colore che più di tutti necessitano di un prestito. Si tratta in genere di piccole somme (dai 5.000 ai 15.000 euro), da utilizzare per lo più per piccole spese domestiche. Possono costoro richiedere un prestito? La risposta è sì, e i metodi sono diversi:

  • prestito con garante
  • prestito con ipoteca un immobile di proprietà
  • prestito con fideiussione
  • prestito tra privati

Vediamo più nello specifico queste possibilità.

Prestito con garante

Il metodo più semplice per chi è senza busta paga e vuole ottenere un prestito è fare ricorso ad un garante, anzi, spesso le banche, anche quelle online, richiedono la presenza di questa figura pur esibendo una busta paga. È un modo per tutelarsi e per avere appunto una garanzia di recuperare appieno il debito. Nella maggior parte dei casi, sono i genitori che spesso fanno da garanti ai figli, sia per prestiti che coinvolgono grosse cifre (come nel caso dell’acquisto di una casa), sia per prestiti più discreti (come nel caso dell’acquisto di un’auto o nel versamento di una cauzione d’affitto).

Ma chi è che può fare da garante? Non tutti. Come viene studiata la situazione finanziaria e il profilo di rischio di chi richiede il prestito, così viene valutato anche il profilo di chi fa da garante. Vengono tenuti in considerazione sia il suo profilo finanziario, sia il suo stato di buon pagatore, ma anche il tipo e il contratto di lavoro, l’età e soprattutto la presenza di un mutuo personale. In questo caso, la persona non può fare da garante. In caso invece sia ritenuta idonea, può presentare la busta paga, il Modello Unico o l’atto di proprietà di un immobile di un certo valore e può così diventare garante del prestito.

La figura del garante è utile anche in circostanze più quotidiane, non per forza nel caso di un’insolvenza totale. Ad esempio, se per una spesa improvvisa il debitore non è in grado di pagare una rata, il garante può “intervenire in suo soccorso” pagandola al posto suo. Successivamente, se il debitore recupera liquidità, continuerà a pagare di persona le rate del prestito.

Attenzione
La figura del garante, oltre ad essere indispensabile in certi casi per ottenere il prestito, è anche un modo per non finire nel registro dei cattivi pagatori o addirittura dei protestati.

Prestito con fideiussione

La fideiussione non è altro che una garanzia fornita alla banca o all’istituto di credito da parte di una terza persona che si impegna a risarcire del prestito qualora il debitore non fosse in grado di ripagarlo. In Italia questa pratica è regolamentata dall’articolo 1936 del Codice Civile che recita: “è fideiussore colui che, obbligandosi personalmente verso il creditore, garantisce l’adempimento di un’obbligazione altrui. La fideiussione è efficace anche se il debitore non ne ha conoscenza”.

Quest’ultima frase della definizione è molto importante, perché stabilisce che il fideiussore ha un rapporto diretto con il creditore e non con il debitore. Questo significa che il creditore può richiedere l’adempimento del debito indifferentemente al debitore o al fideiussore stesso, a meno che non ci sia il beneficio di escussione. Il beneficio di escussione permette al fideiussore, qualora il creditore lo citi in giudizio per l’adempimento del debito senza prima averne fatto richiesta al debitore principale, di non essere condannato, indicando i beni del debitore principale come mezzo per la restituzione del prestito.

In genere, quando a chiedere il prestito sono giovani senza paga o con contratti di apprendistato, sono i genitori che si prendono carico della fideiussione: ovviamente, per essere accettati dall’istituto di credito nel loro ruolo di fideiussori, devono avere un profilo creditizio che soddisfi i giusti requisiti.

Caratteristica fondamentale della fideiussione è che la cifra coperta non può superare quella dell’importo prestato, non si può cioè usare la fideiussione per rivalersi di un debito o di una somma superiore a quanto prestato al debitore principale. Differente è invece il caso della fideiussione omnibus, in cui il fideiussore si impegna a coprire tutti i debiti del creditore, anche quelli che potrebbero essere contratti dopo la stipula della fideiussione.

Un piccolo excursus sulla fideiussione bancaria

Abbiamo sempre parlato di fideiussione per persone fisiche o giuridiche che scelgono di farsi garanti per il debito di una persona (spesso appunto un parente) nei confronti di un terzo. Ma in alcuni casi può essere una banca a fare da fideiussore, grazie alla fideiussione bancaria.

In questo caso specifico, sarà un istituto bancario a fare da garante al debitore nei confronti terzi, impegnandosi a ripagare il debito contratto dal suo cliente. In genere questi tipi di fideiussione sono concessi solo nel campo della locazione abitativa, cioè a garanzia di un contratto d’affitto.

Facciamo un breve esempio. Un giovane coppia che lavora senza busta paga, magari a partita iva, deve prendere in affitto una nuova casa, e il proprietario richiede l’anticipo di un diverso numero di mensilità o di una caparra. Se la coppia non ha nell’immediato una liquidità da versare, può chiedere alla sua banca di stipulare una fideiussione bancaria: questo tipo di contratto avrà una durata massima fissata in precedenza e dei costi di gestione da pagare annualmente. Anche in questo caso la fideiussione può essere solidale (ci sono due o più banche che garantiscono per la copertura del debito) o con beneficio di escussione (impedisce la rivalsa sul fideiussore se prima non si è escusso dal debitore principale).

Prestito con ipoteca

Un altro modo che si ha per richiedere un prestito senza busta paga online è quello di utilizzare un immobile di proprietà come garanzia per la concessione del prestito: questo tipo di garanzia è utile non solo per chi non può dimostrare di possedere uno stipendio fisso, ma anche per chi è iscritto all’albo dei protestati e dei cattivi pagatori.

Con il prestito ipotecario si apre un’ipoteca sull’immobile e il creditore potrà far valere l’ipoteca e acquisire la casa in caso in cui il debitore non riesca a restituire il suo debito. Di conseguenza l’immobile in questione diventa intoccabile per proprietario, che non può apportare modifiche o pensare di venderlo. Il valore dell’immobile è infatti un parametro importantissimo per valutare se tale proprietà può essere utilizzata come garanzia. In genere questo tipo di prestito, che non piace molto alle banche e che non tutte sono disposte a concedere, viene stipulato per somme non superiori ai 50.000 euro e con rate che durano al massimo 6 anni. La casa resta inoltre ipotecata fino al pagamento dell’ultima rata, per cui l’ipoteca può essere sciolta solo se il debito viene saldato in toto nei tempi prestabiliti.

Lo sapevate che si può chiedere un prestito ipotecario anche su un immobile già ipotecato ad esempio per un mutuo? Ebbene sì, attuando un’ipoteca di secondo grado. Con questo procedimento, qualora il debitore risultasse inadempiente, il primo a rivelarsi sarà chi ha acceso il mutuo e poi in secondo momento chi ha concesso l’ipoteca.

Banche e Finanziarie Online

Da alcuni anni a questa parte, le banche sono diventate sempre più aperte nei confronti della tecnologia e delle nuove opportunità che la rete offre a loro stesse e ai loro clienti. I servizi di home banking, che adesso ci sembrano la quotidianità, prima non erano così diffusi e anche per fare un semplice bonifico erano necessarie ore e ore di fila presso lo sportello della filiale più vicina a casa. Adesso invece è possibile aprire un conto corrente direttamente online, senza mai passare per la filiale, nemmeno per la consegna dei documenti, che possono essere scannerizzati e inviati via mail e ufficializzati grazie alla firma digitale. Pensate al grande vantaggio che ne consegue, soprattutto per i lavoratori che spesso erano costretti a chiedere delle ore di permesso per poter andare in banca a fare un prelievo, un versamento o, nel nostro caso, per richiedere un prestito.

La situazione è molto cambiata anche per i prestiti: quasi tutte le principali banche italiane offrono infatti delle soluzioni di prestito online anche a chi non ha la busta paga. In effetti potremmo dire che le soluzioni online sono molto più personalizzate e ricche dell’offerta tradizionale che vi verrà proposta dal vostro consulente bancario, perché i servizi online possono essere comparati gli uni con gli altri, facendo confronti in tempo reale tra le varie tipologie di prestiti grazie ai motori di simulazione presenti in rete.

La possibilità di avere una maggiore offerta di soluzioni è il grande vantaggio delle operazioni online, ma non è l’unico: le procedure sono molto più snelle e veloci, tant’è che si possono richiedere prestiti per piccole somme erogati in sole 24 ore dalla richiesta.

Fineco

Fineco nasce come la prima banca interamente online, ed è ovvio che abbia all’interno del suo sito web una sezione interamente dedicata ai prestiti online, che sono validi anche per chi non ha la busta paga.

Il primo vantaggio che si ottiene, affidandosi a Fineco, è che il tutto avviene in via digitale, senza spedire nessuna documentazione cartacea e senza bisogno di recarsi in filiale, grazie alla firma digitale. Il servizio valutazione prestiti poi è attivo anche di sabato e di domenica per i clienti prevalutati ossia per coloro che hanno già un prodotto di credito con la banca (come una casta di credito): in questo caso la valutazione sarà istantanea.

Il secondo vantaggio è che non è necessario dover presentare una busta paga per accedere al prestito Fineco; basta rispettare i seguenti requisiti:

  • essere correntista Fineco da almeno 3 mesi
  • avere tra i 18 e i 70 anni
  • avere sul conto corrente Fineco una cifra superiore ai -500 euro
  • avere la residenza sul territorio italiano

Un ulteriore vantaggio non trascurabile quando si richiede un prestito in banca, è che con Fineco non si sono spese accessorie di nessun tipo: non si pagano infatti né l’istruttoria né le commissioni di incassi per la prima rata.

L’importo massimo erogabile da Fineco è di 50.000 euro, per un minimo di 12 rate fino ad un massimo 84 rate; nello specifico i contratti di credito vengono così suddivisi:

  • da 12 a 48 mesi per importi fino a 4.000 euro
  • da 12 a 72 mesi per importi fino a 10.000 euro
  • da 12 a 84 mesi per importi fino a 50.000 euro

Findomestic

Findomestic è una delle banche più lanciate dal punto di vista delle tecnologie digitali, grazie alla presenza del simulatore di online di prestito, un software specifico che vi permette di calcolare la rata e i tassi di interesse del vostro prestito in base alla durata e all’importo desiderato. In questo modo potrete realizzare tutte le combinazioni possibili, e scegliere da soli quella che maggiormente si avvicina alle vostre esigenze.

Il finanziamento infatti può durare da un minimo di 18 mesi ad un massimo di 96 mesi, e può essere richiesto per importi che vanno dai 1.000 euro ai 60.000 euro (il limite di 60.000 euro è valido per tutti i prestiti concessi online).

Anche l’interfaccia per richiedere il prestito è molto veloce e intuitiva: sulla pagina dedicata ai prestiti vengono infatti visualizzati i progetti ai quali sarà destinata la somma richiesta dal prestito, e tali progetti possono essere:

  • auto nuova
  • auto usata
  • camper nuovo
  • camper usato
  • imbarcazione
  • moto nuova
  • moto usata
  • scooter
  • acquisto abitazione
  • acquisto box/posto auto
  • acquisto terreno
  • altro immobile
  • elettrodomestici
  • Hi-Fi/audio video
  • lavori di ristrutturazione
  • mobili e arredamento
  • PC/ foto/ telefonia
  • cerimonie ed eventi familiari
  • corsi/ scuola/ università
  • estetica e benessere
  • vacanze
  • cure mediche
  • progetti vari
  • spese legali e tasse

Come potete notare si va da semplice prestito per comprare un pc nuovo, ad un prestito più impegnativo come quello necessario per una ristrutturazione.Una volta selezionato il progetto basta inserire l’importo totale desiderato e l’importo della rata che si vorrebbe pagare, dopodiché il software vi proporrà tutte le soluzioni disponibili.

Questa tipologia di prestito online è valida anche per chi non possiede una regolare busta paga e non rientra quindi nelle categorie dei lavoratori dipendenti o dei pensionati (per cui il cedolino della pensione è assimilabile alla busta paga). Per i lavoratori autonomi basta infatti esibire il Modello Unico degli anni precedenti per garantire la stabilità di un’entrata consistente in grado di ripagare il debito.

Agos Ducato

Anche Agos Ducato ha sviluppato una serie di offerte online per venire in contro alle esigenze di chi ha bisogno di un prestito ed è senza busta paga: con i suoi finanziamenti ad altissima durata nel tempo è facile anche per chi non ha uno stipendio fisso accedere al prestito.

Le rate previste dal prestito online Agos infatti vanno da un minimo di 12 mesi fino ad un massimo di 120 rate (ben 10 anni!), e per importi dai 500 euro ai 30.000 euro. In questo modo potete anche dilazionare il più possibile il pagamento, per avere delle rate piccole ma che siete sicuri di poter pagare sempre, anche in caso di spese improvvise, senza finire nel registro dei cattivi pagatori.

Anche per quanto riguarda Agos, è necessario presentare il semplice Modello Unico per accedere al prestito: questo documento servirà al sistema per valutare la rata con l’importo massimo sostenibile dal cliente. Potete inoltre testare le varie tipologie di rateizzazioni con il simulatore di prestiti, tenendo sempre conto che spesso è meglio scegliere una rateizzazione più lunga con tassi di interesse leggermente più alti se si vuole avere la certezza di riuscire a pagare in ogni situazione. Se invece il prestito richiesto è davvero piccolo o ritenete di poterlo restituire a breve, avete il vantaggio di poter scegliere l’opzione 12 mesi: in un solo anno avrete realizzato il vostro progetto e ripagato il debito.

Compass

Per quanto riguarda i servizi per la richiesta di prestiti senza busta paga, Compass si colloca nel mezzo tra le banche online e quelle fisiche, perché permette di procedere con la richiesta di prestito online fino ad un certo punto, demandando poi la presentazione della richiesta alla filiale. Vale la pena però citarlo in questa guida perché, come le altre due banche, permette di simulare direttamente dal computer di casa la richiesta di prestito, inserendo importo e durata per valutare i tassi di interesse e l’ammontare delle rate. In questo modo, quando andrete in filiale, avrete già le idee chiare su che tipo di prestito volete e potete avere da questa banca. Un ulteriore vantaggio disponibile per chi comincia la pratica online – e questo vale anche per chi è senza busta paga – è quello di poter fissare la data e l’ora dell’appuntamento in filiale direttamente dal sito web, scegliendo tramite la mappa l’ufficio più facilmente raggiungibile.

Il prestito offerto da Compass va dai 1.500 euro ai 30.000 euro, e può essere restituito dai 24 mesi agli 84 mesi.

Unicredit

Vale la pena di spendere qualche parola anche su Unicredit, che sebbene non offra servizi di prestito interamente online (utilizza la formula mista come Compass) ha sviluppato per coloro che sono già clienti un sevizio di richiesta prestito gestito interamente tramite cellulare.

Stiamo parlando di Credit Express Easy, il prestito fino a 5.000 euro disponibile sono attraverso l’App Mobile Banking di Unicredit. Con qualche semplice clic è infatti possibile richiedere l’addebito immediato sul proprio conto della cifra richiesta, da rimborsare in un tempo che va dai 12 ai 36 mesi, con un tasso di interessi fisso del 6,90%. Ovviamente questo prestito non può essere concesso a chiunque, ma solo ai titolari del conto corrente Unicredit da almeno 6 mesi, che hanno attivo il sevizio di Internet Banking e che sono già stati soggetti alla pre valutazione.

Intesa San Paolo

Anche il gruppo Intesa San Paolo ha ideato dei prestiti personali per chi non ha busta paga ed è alla ricerca di una soluzione online. L’offerta si chiama Per Te Prestito Facile, ed è valido sia per i lavoratori a tempo determinato, che per i lavoratori atipici che per i liberi professionisti. L’importo erogabile da questa banca è molto elevato: si possono chiedere fino a 75.000 euro (online solo fino a 20.000) con un piano di rimborso della durata massima di 10 anni.

Si tratta di un prestito molto flessibile – cosa alquanto rara per una banca – che permette di spostare la scadenza della rata in caso di bisogno o di modificare l’importo della rata. Sia che si scelga di chiedere il prestito in filiale che se si utilizza la sezione online del sito, è possibile avere un piano su misura e l’assistenza di un esperto, anche per chi non ha un conto corrente presso la banca. Sul sito sono chiaramente visibili le spese extra come l’imposta di bollo o le spese per l’istruttoria (non ci sono spese per l’incasso della rata), per poter valutare meglio le opzioni. In alternativa si può usufruire del pratico simulatore di prestiti online interno all’Intesa San Paolo.

Banca Mediolanum

Anche Banca Mediolanum, tra le numerose promozioni attive per chi è in possesso di prodotti finanziari del gruppo, ha un’offerta più semplice dedicata a chi è correntista da almeno 3 mesi, senza nessun obbligo di presentare la busta paga. Si tratta del Mediolanum Credit, la linea di prestiti erogata da Santander Consumer Bank e distribuita da Banca Mediolanum. Con questo prestito si possono ottenere dai 1.500 ai 50.000 euro, con un ammortamento che va dai un minimo di 12 ad un massimo di 120 rate mensili. Il rimborso avviene automaticamente prelevando il denaro dal conto corrente del debitore. Il vantaggio principale è che il TAN resta fisso per tutta la durata del prestito, mentre l’ammontare delle spese extra è indicato in un apposito specchietto sul sito:

  • incasso rata gratuito
  • invio comunicazioni gratuito
  • spese per l’istruttoria dai 125€ ai 300€
  • imposta sostitutiva di bollo a 14,62€ per operazioni fino a 18 mesi, 0,25% sul capitale per operazioni di durata superiore.

Ing Direct

Con il Prestito Arancio di Ing Direct è possibili richiedere un prestito personale online anche per chi non ha busta paga in tempi rapidissimi: con la firma digitale si possono inviare la richiesta di preventivo e tutti i documenti necessari direttamente online. La richiesta sarà presa in carico e, in caso di esito positivo, l’erogazione sarà velocissima. Per chi sceglie di accreditare lo stipendio Ing Direct assicura l’accredito dell’importo stabilito in soli 5 minuti sul proprio conto corrente.

Tra i vantaggi principali di Prestito Arancio bisogno menzionare di sicuro l’assenza di spese extra: niente commissioni per l’istruttoria o per l’apertura della pratica, imposta di bollo annuale gratuita e possibilità di spostare o cambiare la rata senza spendere un solo euro. L’opzione salta la rata permette di posticipare il pagamento della rata fino ad un massimo di tre volte e di ridurre l’importo fino ad un massimo di 2 volte.Inoltre per i lavoratori autonomi senza busta paga è possibile stipulare una polizza assicurativa contro decesso, invalidità permanente o temporanea o contro malattia grave; il pagamento dell’assicurazione verrà ammortizzato direttamente sulla rata totale.

BPER Banca

Per i clienti BPER Banca che dispongono di un servizio di Internet Banking è possibile richiedere un prestito presso la lor banca con pochi semplici passi, e sfruttando una vasta selezione di offerte, tutte simulabili grazie al simulatore di prestiti online interno al sito. Una volta fatto il login nel sito e aver selezionato l’apposita sezione dedicata ai prestiti potrete infatti simulare la vostra richiesta di prestito, scegliendo l’importo erogato, la durata dell’ammortamento, il tasso fisso o variabile e calcolando da subito l’ammontare delle rate. Con il prestito online di BPER Banca è possibile avere fino a 30.000 euro: per inoltrare la richiesta si deve utilizzare il PIN e sottoporre i documenti necessari, e dopo l’approvazione del prestito si potrà firmare tutto tramite la firma digitale BPER.

Poste Italiane

Poste Italiane, grazie alla nascita del Conto Banco Posta, sono diventate un’alternativa più che valida alle banche, sia per quanto riguarda l’accredito dello stipendio che per quanto riguarda la gestione di risparmi e investimenti. Di conseguenza, anche alle poste è possibile richiedere un prestito.

Le soluzioni del Prestito Banco Posta sono tantissime, sia per prestiti finalizzati dedicati all’acquisto di una casa o di un’auto, sia per quanto riguarda i prestiti personali non finalizzati fino ad un importo massimo di 60.000. Tuttavia, tutte queste soluzioni sono disponibili solo per chi decide di recarsi in filiale per la richiesta, nonostante l’appuntamento possa essere fissato online dal sito delle poste.

L’unico finanziamento accessibile in toto dal proprio pc è il Prestito Banco Posta Online: grazie alla firma digitale è possibile disbrigare tutte le pratiche in tempi rapidissimi direttamente da casa. Stiamo parlando di un prestito molto flessibile, per cui è possibile modificare sia l’ammontare della rata sia la data di scadenza. Il prestito viene concesso solo ai correntisti di Banco Posta con servizio di Internet Banking, che siano residenti in Italia e che producano reddito dimostrabile in Italia.

Il reddito può provenire sia da lavoro dipendente, che da lavoro autonomo, dunque non è necessaria la busta paga, bensì il Modello Unico o la dichiarazione dei redditi. Viene erogato fino ad un massimo di 30.000 euro, con un piano di ammortamenti che va dai 24 agli 84 mesi, ma possono arrivare a 108 con l’opzione cambio rata/salto rata.

Prestiti tra privati online

Un’altra interessante categoria da analizzare in questa nostra guida al prestito online senza busta paga è quella dei prestiti tra privati. Le nuove tecnologie, l’avvento del web 2.0 e l’uso costante di internet ha infatti creato tantissime nuove possibilità per la circolazione e lo scambio di idee, opinioni e anche di capitali. Non stiamo parlando di operazioni finanziarie di alto livello o del mondo ancora inesplorato ai più dei bit coin e delle cripto valute, ma di un fenomeno semplice e alla portata di tutti che prende il nome di Social Lending.

Si tratta di un prestito personale fra privati, i cui accordi vengono presi direttamente online. E non è necessario che il debitore e il creditore si conoscano. Strano vero? Analizziamo questo fenomeno che, secondo i principali colossi mondiali del settore, Lending Club e Prosper, dal 2016 al 2017 ha registrato incrementi dal 10 al 32% dell’uso della piattaforma e nei capitali investiti. Anche l’Italia si sta aprendo sempre di più a questa nuova forma di prestito online, soprattutto in regioni come la Lombardia e l’Emilia Romagna.

In genere quando si parla di prestito tra privati si pensa o ad un prestito cambializzato o al classico prestito personale tra parenti e amici, quello che spesso viene fatto “in amicizia”, senza formalizzare un contratto e soprattutto senza interessi, per venire incontro ai bisogni di un amico in difficoltà. È il caso ad esempio di genitori che prestano ai figli i soldi per l’anticipo dell’auto nuova, e che poi si vedranno restituita la somma con il passare del tempo, in modo blando e non troppo rigoroso. Oppure di amici con una liquidità maggiore o con una cifra consistente messa da parte che la danno in prestito ad amici che ne hanno bisogno per un imprevisto finanziario, un incidente o simili. Si parla insomma di prestiti non troppo formalizzate, con vincoli non molto stretti, tra persone che si conoscono.

Con il Social Lending invece due perfetti sconosciuti possono formalizzare tra loro un contratto di prestito grazie all’ausilio di apposite piattaforme. Vi starete chiedendo qual è il vantaggio da parte del creditore nel concedere un prestito a qualcuno che non conosce: il guadagno ovviamente.Questo tipo di prestito diventa un vero e proprio investimento, molto più sicuro e molto più fruttuoso degli altri, perché i rischi sono bassi e i tassi di interesse sono più alti rispetto ad altri tipi di investimenti.

Anche il vantaggio di chi richiede un prestito tra privati online è subito chiarito: i tassi di interesse sono più bassi di quelli richiesti dalle banche o dagli istituti di credito, ed è possibile farne richiesta anche senza busta paga. I tempi inoltre sono molto rapidi, dato che avviene tutto online, e questo è un vantaggio considerevole se si richiede il prestito per far fronte ad una spesa improvvisa quanto urgente.

Le piattaforme non sono collegate a nessuna banca, quindi non devono sottostare ai regimi restrittivi degli istituti bancari, ma sono ugualmente affidabili perché possono avere accesso ai dati del Centro Rischi per valutare al meglio l’operazione. Infatti, per tutelare il debitore ma specialmente il creditore, la piattaforma di Social Landing deve stilare un profilo di rischio del debitore, assicurarsi cioè che non sia un protestato o un cattivo pagatore, e che abbia i requisiti necessari per poter ripagare il prestito.

In genere il processo è molto semplice:

  • colui che vuole richiedere un prestito sceglie la piattaforma a cui appoggiarsi e registra il suo profilo, indicando la cifra di cui ha bisogno e in quanto tempo ne prevede la restituzione
  • colui che vuole prestate il denaro si registra ugualmente, specificando anch’egli cifra e durata del prestito
  • al futuro debitore viene inoltre assegnato un profilo di rischio o profilo di affidabilità
  • la piattaforma individua la coppia o il gruppo creditore/debitore più adatto e provvede con i pagamenti, al debitore del prestito richiesto, e al creditore della rata mensile con i relativi interessi.

In Italia sono tre le principali piattaforme che permettono il prestito tra privati online: analizziamole una per una per vedere qual è più conveniente per chi vuole richiedere un prestito senza busta paga.

Prestiamoci

Prestiamoci è una società finanziaria con sede legale in Foto Buonaparte 12 (Milano), le cui attività sono regolamentate dalla normativa del TUB, il Testo Unico Bancario. In rete è presente sul sito prestiamoci.it e si serve una piattaforma chiamata Marketplace come luogo di incontro virtuale tra i Prestatori (creditori) e i Richiedenti (debitori). Il Marketplace segue due modelli diversi per collegare tra loro prestatori e richiedenti:

  • automatico: l’abbinamento della domanda e dell’offerta viene fatto in base ad un algoritmo che seleziona i creditori più vicini alle preferenze espresse dal prestatore in fase di registrazione
  • manuale: il prestatore sceglie da solo a chi concedere il prestito, valutando il profilo di rischio fornito da Prestiamoci.

Registrarsi al sito e richiedere il finanziamento è molto semplice. Una volta effettuata la registrazione, dopo che il sistema avrà stilato un vostro profilo di credito per assicurarsi che abbiate i requisiti minimi di accesso, vi arriverà una mail con il tasso di interesse fissato per la vostra tipologia di prestito. Se accettate questo tasso verrete subito iscritti al Marketplace e tra i 7 e i 15 giorni riceverete il 100% dell’importo richiesto direttamente sul vostro conto corrente. In modo automatico poi, tramite bonifico SEPA, il richiedente verserà la rata pattuita e gli interessi.

Anche per chi vuole diventare prestatore la strada è semplice: il capitale messo a disposizione viene suddiviso in quote da 50 euro, che possono essere destinata ad un unico richiedente o “spalmati” su vari prestiti, così da ammortizzare il rischio di perdita. Ogni mese verrà poi rimborsato della rata e dei relativi interessi, scegliendo di ritirare subito quel capitale o di reinvestirlo di nuovo.

Il vantaggio di ricorrere a Prestiamoci è che questo tipo di servizio è valido anche per chi non ha una busta paga da presentare; le uniche caratteristiche per accedere al prestito sono:

  • avere dai 18 ai 75 anni
  • avere la cittadinanza italiana
  • non essere protestati o cattivi pagatori
  • avere un’anzianità di lavoro di 6 mesi (per lavoro dipendente) o di 24 mesi (per lavoro autonomo)
  • avere un conto corrente in Italia con anzianità di almeno 6 mesi

Smartika

Smartika è un Istituto di Pagamento, autorizzato dalla Banca d’Italia in base al Decreto Legislativo 11 del 2010.

La piattaforma è molto semplice da utilizzare, e riesce a mettere in contatto Prestatore e Richiedente in maniera sicura, garantendo ugualmente la privacy di entrambi. Per poter accedere al prestito, anche qui viene stilato un profilo di affidabilità creditizia che può essere Conservative, Balanced oDynamic.

Il capitale messo a disposizione dal prestatore viene suddiviso in 50 parti, cioè va a finanziare 50 richiedente di versi: in questo modo il rischio di un investimento fallimentare o di un’insolvenza del prestito vengono attenuate.

Anche le condizioni per accedere al prestito online tramite Smartika sono a favore di chi non possiede una busta paga o uno stipendio fisso; i requisiti infatti sono:

  • avere tra i 18 e i 75 anni
  • avere la residenza in Italia
  • non essere protestati o cattivi pagatori
  • non avere contratto altri debiti per cifre elevate
  • avere un reddito dimostrabile derivante sia da lavoro dipendente che autonomo, da lavoro atipico o anche da pensione (non è necessaria quindi la busta paga, ma può bastare il Modello Unico)
  • avere un conto corrente bancario o postale

Anche in questo caso non ci sono esclusioni per i richiedenti senza busta paga, ma è necessario fornire la documentazione che attesti un reddito stabile (o meglio ancora un garante).

Prestito cambializzato online

Sapevate che il prestito cambializzato può essere richiesto anche online? Ebbene sì, sono molte le finanziarie e gli istituti di credito che adesso concedono questo tipo di servizio anche online, sebbene ancora in forma parziale. Proprio per sua natura, la cambiale infatti non potrà mai essere del tutto digitale ma, siccome resta una delle forme di prestito preferite da chi non ha uno stipendio fisso o è senza busta paga, riscuote ancora notevole successo.

Facciamo qualche accenno a come funziona un prestito cambializzato e quali sono i passaggi per richiederlo online.

Il prestito cambializzato è un prestito personale, ossia un prestito per cui non deve essere indicata la finalità; in genere la somma del prestito non supera mai i 60.000 euro, mentre l’ammortamento dura da uno a dieci anni. Si basa sul rilascio di una cambiale, cioè di un titolo di credito che ha una scadenza mensile, una rata e un tasso di interesse fisso.

La cambiale, in base alla formula con cui viene redatta, impone il pagamento in un giorno preciso, entro una certa data o anche a vista della cambiale stessa. Nel caso in cui il debitore non paghi quanto dovuto nella data prestabilita, verrà sottoposto ad un atto di precetto; nel caso in cui rifiuti o non possa pagare anche dopo il precetto, subirà un atto di protesto: i suoi beni verranno pignorati e utilizzati per risarcire il creditore.

In genere la formula di finanziamento tramite prestito con cambiale viene richiesto da cattivi pagatori e protestati, cioè da quelle categorie che si vedono negato a priori un prestito dalle banche tradizionali. Un tempo rientravano in questa categoria anche i lavoratori autonomi senza busta paga, che erano visti in cattiva luce dalle banche. Adesso invece, dato che come abbiamo visto in precedenza ci sono molte offerte dedicate chi non ha busta paga, il prestito cambializzato dovrebbe essere l’ultima spiaggia per gli autonomi che hanno bisogno di liquidità. I tassi di interesse di un prestito con cambiale infatti sono molto più elevati rispetto a quelli dei classici prestiti personali.

La maggior parte delle finanziarie hanno sul loro sito web una sezione dedicata al prestito cambializzato online: in breve vengono spiegate le procedure e le offerte disponibili, ma quasi mai ci sono simulatori come quelli che abbiamo visto per le altre tipologie di prestito. Più frequentemente c’è invece un form con diversi campi da compilare per richiedere il preventivo online. Una volta inviata la richiesta, in genere si viene ricontattati da un operatore creditizio, assieme al quale elaborare la soluzione cambializzata più adatte alle vostre esigente.

Avendo compilato online il modulo con tutte le informazioni, la procedura di verifica e affidabilità per la concessione del prestito cambializzato sarà molto più snella e veloce rispetto ad affidarsi fisicamente ad un istituto di credito. Anche i questo caso, i documenti da inviare via mail servono ad attestare la presenza si reddito per chi non ha la busta paga, attraverso l’invio quindi dell’ultima dichiarazione dei redditi o di eventuali altre entrate. In genere è sempre richiesta una garanzia (eventuale lista di beni da ipotecare) e la stipula di un’assicurazione sulla vita e sulla possibilità di licenziamento. I tempi di erogazione del prestito cambializzato sono estremamente rapidi, e in genere vanno dalle 24 alle 48 ore, fino ad un massimo di dieci giorni lavorativi da quando viene firmato il contratto.

Attenzione

Ricordate che anche online è possibile richiedere il prestito cambializzato a domicilio, ossia quel tipo di prestito che vi consegna il denaro direttamente a casa, tramite assegno circolare; al vantaggio di non dover disporre di un conto corrente su cui accreditare la cifra chiesta in prestito, si aggiunge quello di non dover specificare la destinazione d’uso di tale denaro. 

Ecco una breve lista aggiornata ad Agosto 2018 delle società creditizie e delle finanziarie che erogano prestiti cambializzati online senza busta paga:

  • AC Service Finanziamenti: per finanziamenti con cambiali fino a 50.000 euro, con ammortamento fino a 54 mesi, estinguibile in anticipo senza penali; per cifre elevate richiede l’ipoteca su un immobile
  • Easymoney: per finanziamenti dai 1.000 ai 40.000 euro, anche a chi non ha busta paga, a patto che abbia un profilo finanziario alle spalle
  • Sefa Finanziamenti: finanziaria con 30 anni di attività, per prestiti cambializzati con ammortamenti dai 18 ai 72 mesi
  • CB Finanziamenti: per finanziamenti fino a 30.000 euro, con ammortamenti fino agli 84 mesi, valido anche per chi è senza busta paga ma non per protestati, cattivi pagatori e pignorati; garantiscono l’invio del preventivo gratuito online in 24 ore dalla richiesta
  • FinFlorence: per finanziamenti della durata massima di 30 mesi, con erogazione del prestito in pochi giorni lavorativi dalla firma del contratto; valido anche per chi è senza busta paga ma è necessaria la firma congiunta
  • Alycredit: per finanziamenti da 1.000 a 50.000 euro, con ammortamenti fino a 120 mesi
  • King Prestiti: per finanziamenti da 2.500 a 31.000 euro, con ammortamenti da 24 a 120 mesi; il rilascio del prestito cambializzato va dai 7 ai 10 giorni dalla ricezione di tutta la documentazione necessaria.

Come scegliere il giusto prestito senza busta paga online

Abbiamo fin qui analizzato tutte le possibili alternative che un lavoratore autonomo o senza busta paga può avere per ricevere un prestito online. Vediamo adesso quali sono i fattori da tenere in considerazione per poter scegliere il prestito più favorevole alle nostre esigenze, sia per quanto riguarda la durata dell’ammortamento sia per il valore delle rate da pagare, ma soprattutto vediamo come valutare i prestiti in base al tasso di interesse.

In questa guida abbiamo sempre fatto riferimento ad un generico tassi di interesse, ma in realtà in “gergo tecnico” abbiamo due fattori da valutare, il TAN e il TAEG.

Il TAN è il Tasso Annuo Mensile e sta ad indicare gli interessi che devono essere pagati in un anno da chi stipula un contratto di mutuo o di prestito, cioè il denaro in più da versare oltre a quello di cui si è effettivamente usufruito.

Sia per i privati che per le banche, gli interessi non sono altro che il guadagno che essi ottengono dall’aver prestato del denaro, e più è elevato il rischio dell’investimento più alto sarà il tasso di interesse. In genere i lavoratori dipendenti hanno tassi di interessi nella media, mentre cattivi pagatori, protestati o chi ha un reddito diverso dallo stipendio ha in genere tassi leggermente tassi più elevati. Possiamo dire che tra le due categorie, i lavoratori senza busta paga si collocano nel mezzo perché, anche se non hanno una busta paga, hanno comunque delle entrate annuali fisse che possono essere dimostrate dalla dichiarazione dei redditi degli anni precedenti.

Gli interessi, al contrario di quanto si crede normalmente, non sono uguali per tutti i mesi, ma vanno decrescendo: significa che durante i primi mesi si pagheranno rate più alte, mentre verso la scadenza del prestito le rate saranno più basse e più vicini alla somma della rata senza gli interessi. Questo tipo di ammortamento si chiama ammortamento alla francese e serve per tutelare chi ha concesso il prestito dalla possibilità di estinzione anticipata dello stesso. Viene fatto in modo cioè che la maggior parte degli interessi vengano pagati prima, così – nel caso in cui il debitore voglia e possa pagare in anticipo rispetto al contratto il prestito – il creditore non ci rimette tutti gli interessi rimanenti.

Come funzionano il TAN e il TAEG?

Se chiediamo un prestito da 10.000 euro e abbiamo un TAN del 10% dovremmo pagare 10.000 euro + 1.000 euro di TAN.

Tuttavia, più importante del TAN è il TAEG, il Tasso Annuo Effettivo Globale, un parametro che tiene conto non solo dell’ammontare del prestito, ma anche di tutte le spese accessorie: riesce così a dare un tasso di interesse globale sul prestito ed è quello che fa la stima più accurata di quanto effettivamente ci costa il prestito.

Il TAEG è infatti comprensivo di:

  • spese per l’apertura della pratica
  • imposta di bollo sul contratto
  • imposta di bollo o altri costi per eventuali comunicazioni da parte della banca
  • spese di gestione della rata

Attenzione
Non sono invece comprese le spese notarili ed eventuali more che si possono accumulare. 

Spesso inoltre le banche, anche quelle online, promuovono delle offerte a tasso zero: quando si parla di tasso zero si fa riferimento al TAN, non al TAEG e per questo alla somma della rata dovrete sempre aggiungere quella delle spese della pratica e delle altre voci che abbiamo elencato prima. Per agevolare la scelta degli utenti, tutti i siti online di banche e finanziare che concedono prestiti hanno un simulatore in grado di calcolare sia il TAN che il TAEG del vostro prestito, offrendoti così una visione complessiva delle spese che andrete ad affrontare e permettendovi di confrontare le varie proposte.

Oltre al TAN e al TAEG, per valutare la convenienza di un prestito è opportuno anche valutarne la durata: prestiti più brevi hanno tassi di interesse più bassi, ma l’importo mensile da restituire sarà più alto, prestiti più a lungo termine avranno rate più basse ma interessi più alti. In nostro consiglio è quello di valutare con attenzione tutti gli elementi che si hanno a disposizione per poter trovare il prestito più conveniente: i lavoratori autonomi senza busta paga forse sono coloro che meglio sanno valutare come rateizzare un pagamento o un’entrata e conoscono le loro concrete possibilità di guadagno. Spesso infatti è meglio scegliere un prestito con ammortamento più lungo ma con una rata più bassa, che si è certi di riuscire a pagare anche nei mesi “di magra”. Se non si riesce infatti a pagare la rata si corre il rischio di entrare nel registro dei cattivi pagatori o dei protestati e allora sarà difficilissimo chiedere un prestito in futuro.

Conclusioni

In conclusione possiamo dire che oggi rispetto al passato è molto più facile per chi non ha uno stipendio fisso o una busta paga poter accedere ad un prestito, questo perché la dichiarazione dei redditi attestante guadagni da lavoro autonomo o da altra entrata è alla pari della busta paga nella valutazione.

Ricorrere poi a prestiti online, erogati da banche, finanziarie o anche da privati, rende inoltre più snelle e immediate le procedure, dando la possibilità a chi richiede il prestito di avere la somma richiesta nel minor tempo possibile. La scelta della banca a cui affidarsi deve avvenire solo dopo un’attenta valutazione di tutti gli elementi citati nel paragrafo precedente. Vi offriamo qui una breve tabella riassuntiva con le offerte dei principali istituti di credito.

FINECOFINDOMESTICCOMPASSUNICREDITPOSTE ITALIANEAGOS DUCATOINTESA SAN PAOLOMEDIOLANUMBPER BANCA
Importo Max.50.000 €60.000 €30.000 €5.000 €30.000 €30.000 €20.000 €50.000 €30.000 €
Durata Max. Rate8496843684120120120variabile
Procedura Onlineappuntamento onlineSolo con l'App

 

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