Prestiti senza busta paga a cattivi pagatori

Se si è stati inseriti nelle liste di cattivi pagatori possiamo avere un prestito? Cosa si può fare nel caso si venga segnalati come “cattivi pagatori”?

Prima di tutto bisogna specificare cosa si intende per cattivo pagatore. Secondo la normativa è ritenuto cattivo pagatore colui che è risultato essere a carico di inadempienze e ritardi nei pagamenti delle rate. Questo fa si che il cattivo pagatore sia inserito nelle principali Centrali Rischi con annesse le annotazioni delle morosità conseguite negli anni.

I prestiti specifici per i cattivi pagatori sono finanziamenti riservati a chi ha avuto tali difficoltà in passato a rimborsare i propri debiti. Per questo tipo di clienti generalmente gli istituti di credito non sono sempre disposti a concedere ulteriori fondi con le classiche formule di finanziamento, poiché il rischio di insolvenza è piuttosto alto.

Ritrovarsi iscritti nel registro dei cattivi pagatori purtroppo non è inusuale. Infatti sarà sufficiente che si verifica una o più delle seguenti opzioni:

  • Aver ritardato il pagamento di qualche rata di un finanziamento che avevi o hai in corso

  • Aver subito un protesto

  • Essere stati pignorati

Spesso anche chi ha un familiare stretto al quale in passato è stato contestato un protesto può trovare diverse difficoltà nell’accedere ad un prestito personale senza busta paga.

Lo stato di cattivo pagatore viene registrato nelle banche dati, come ad esempio la Centrale Rischi CRIF, e da queste banche dati gli istituti di credito attingono le informazioni principali sul richiedente di finanziamento.

Ogni qual volta richiediamo un finanziamento l’istituto di credito prescelto si attiva e verifica l’affidabilità del richiedente. Spesso queste verifiche al momento sono velocissime, e altrettanto spesso come già accennato, si rischia di essere stati iscritti al registro dei cattivi pagatori senza nemmeno venirne a conoscenza.

Come essere cancellati dalle liste di cattivi pagatori

Bisogna ricordare che non si deve mai credere agli operatori che promettono la cancellazione dei dati negativi dall CRIF o dalle altre Centrali Rischi dove si è iscritti.

L’unico modo a disposizione per la cancellazione del dato di cattivo pagatore è quello di regolarizzare i pagamenti, o attendere 36 mesi dopo la data di estinzione prevista del finanziamento che non si è rimborsato.

Esiste una tabella dei tempi di cancellazione automatica da Eurisc, la più nota banca dati (CRIF) dalla quale attingono le banche e le finanziarie in sede di istruttoria del finanziamento. La tabella si attiene alle seguenti regole:

  1. Se il finanziamento è in corso di istruttoria, il dato si cancella dopo 6 mesi dalla data di richiesta
  2. Se il finanziamento è stato rinunciato o rifiutato, il dato si cancella dopo 1 mese dalla data di rinuncia o di rifiuto
  3. Se il finanziamento è stato rimborsato regolarmente, il dato si cancella dopo 36 mesi dalla data di estinzione effettiva del rapporto di credito
  4. Se i ritardi sono relativi a 1 o 2 mensilità, il dato si cancella dopo 12 mesi dalla comunicazione di regolarizzazione, a condizione che nei 12 mesi i pagamenti siano sempre puntuali
  5. Se i ritardi sono relativi a 3 o più mensilità, il dato si cancella dopo 24 mesi dalla comunicazione di regolarizzazione, a condizione che nei 24 mesi i pagamenti siano sempre puntuali
  6. Se i finanziamenti non sono stati rimborsati o si sono verificate gravi morosità, il dato si cancella dopo 36 mesi dalla data di estinzione prevista o dalla data in cui l’istituto di credito ha fornito l’ultimo aggiornamento.

Per conoscere la propria situazione di pagatore basterà inviare una richiesta sul sito del Crif se il proprio nome o la propria società risulta nelle liste. In pochi giorni si potranno avere le risposte che si cercano.

Prestiti possibili

I finanziamenti per cattivi pagatori sono diventati un’esigenza, visto che sempre più spesso si può venir segnalati alle centrali di rischio, anche solo per piccoli ritardi nei pagamenti delle rate.

Se si è un lavoratore autonomo che ha problemi a fornire un reddito fisso come garanzia per ottenere un prestito e non si può optare per la cessione del quinto si hanno una serie di strade perseguibili.

Ovviamente le procedure per ottenere un credito in questo caso saranno un po’ complesse, e fondamentalmente non tutti gli istituti di credito sono sempre disposti a concedere prestiti a cattivi pagatori, senza o con poche garanzie.

Le garanzie richieste possono essere di vario genere, spesso potrà essere richiesta una documentazione relativa alle ultime denuncie dei redditi, ed è probabile che in base alla somma voluta, vengano imposte delle garanzie supplementari, come ad esempio anche la presenza del garante.

Prestito cambializzato

Il prestito cambializzato è una forma di finanziamento che spesso viene suggerita nei casi di cattivi pagatori. Si tratta di un prestito che viene rimborsato attraverso il pagamento ratealizzabile di cambiali. Le cambiali non sono comunque l’unica garanzia che viene richiesta dall’istituto di credito per poter erogare i fondi. Le cambiali di per sé rappresentano uno degli strumento molto utili per potersi rivalere sul debitore in maniera molto più rapida rispetto ai prestiti classici.

Non ci si può stupire se all’atto di richiedere questo tipo di prestito l’istituto finanziario può domandare, oltre alle cambiali, delle garanzie di diverso genere. Ovviamente dipenderà dalla situazione personale del cliente e dalle specifiche dell’istituto prescelto.

Spesso si ricorre alla fideiussione in questi casi, sempre se si può presentare un garante che non risulti anch’esso cattivo pagatore.

I prestiti con cambiale sono comunque dei finanziamenti che vengono concessi al termine di un’istruttoria all’interno della quale, banca o istituto di credito, cercheranno di comprendere in che modo si intenda restituire il capitale dato in prestito.

Laddove questo tipo di prestito sia indicato per i cattivi pagatori essenzialmente, presenta dei punti a sfavore che è bene ricordare sempre. Le cambiali possono essere un’arma nelle mani degli istituti che concedono il credito, e al tempo stesso una spada di Damocle per il cliente.

Se infatti non si riesce a saldare il pagamento delle cambiali, si corre il rischio di andare immediatamente incontro al protesto dei beni.
Il protesto è una procedura molto grave e molto rapida di recupero crediti, ed essere stati protestati si ripercuote non solo sulla nostra persona fisica o sull’azienda, ma anche sui nostri parenti più stretti.

Inoltre questo genere di prestiti presentano dei costi decisamente alti rispetto ad altri tipi di finanziamenti ordinari. La rata della cambiale contiene un tasso d’interesse spesso molto più alto del normale, con annessi costi e spese accessorie, come quelle legate all’acquisto di titoli di credito o al ricarico delle imposte di bollo o alle commissioni di istruttoria. Ovviamente quindi in fase di stipula del prestito cambializzato, si suggerisce di considerare molto attentamente il costo al netto di tutti questi fattori.

Bisogna ricordare che il prestito in cambiali è un’ultima spiaggia per i cattivi pagatori.

Aggiungiamo in questa tabella i principali vantaggi e svantaggi da dover tenere a mente se si desidera attuare questo tipo di prestito.

ProContro   
concessi anche a cattivi pagatorinatura esecutiva della cambiale
elasticità nella restituzione o rinnovotassi elevati e spese accessorie
erogazione anche senza busta pagarischio di essere protestati
garanzie accessorie da dover presentare

Prestiti tra privati

Se si è cattivi pagatori senza cessione del quinto, un’altra possibile via per ottenere un prestito è fare domanda per un tipo di prestito tra privati.

Si tratta di un segmento dei finanziamenti che si sta sviluppando negli ultimi periodi grazie alla presenza di siti web che supportano e coadiuvano il “social lending”.

Il prestito tra privati permette certamente di aggirare una serie di ostacoli, già elencati in questo articolo, ma bisogna ovviamente informarsi con cura e fare molta attenzione ai tipi di contratti che si firmano e soprattutto alle condizioni.

Si suggerisce spesso di far controllare il contratto prima di sottoscriverlo ad esperti del settore per evitare errori e premunirsi di non firmare contratti molto svantaggiosi al limite dell’usura.
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