- Superflash senza busta paga: tutto quello che devi sapere
- Prestito PerTe: cos’è e come funziona
- Come richiedere questa tipologia di prestiti
- Quali garanzie possono valere?
- Calcolare le rate e i tassi d’interesse: perché è fondamentale
- Polizze assicurative: convengono?
- Cessione del quinto: cos’è e come funziona
Per venire incontro alle nuove esigenze di mercato e ai giovani che oggi appartengono a fasce lavorative sempre meno solide, Intesa San Paolo ha studiato diversi tipi di offerta per ottenere prestiti anche da parte di coloro che non possiedano una regolare busta paga. Si tratta di soluzioni moderne e convenienti che attualmente rispecchiano alcune tra le scelte più richieste in materia di prestiti e finanziamenti: vediamo quali garanzie è necessario procurarsi per avanzare una richiesta di prestito a Intesa San Paolo e quali sono le cifre che possiamo sperare di raggiungere.
Superflash senza busta paga: tutto quello che devi sapere
Ottenere un prestito senza la garanzia di una busta paga e quindi di un regolare contratto di lavoro, è impresa complicata ma non per questo impossibile: per rispondere alla sempre maggiore diffusione di contratto di lavoro atipici, Intesa San Paolo ha dato inizio a una serie di piani per prestiti anche per coloro che non hanno busta paga. Per i giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni ad esempio, Intesa San Paolo consente di ricevere un importo dai 2000 ai 3’0000 euro, con tempi di rateizzazione che possono arrivare fino ai 10 anni.
Per accedere a questa tipologia di prestito bisognerà dimostrare di avere tra i 18 e i 35 anni, di avere la cittadinanza italiana e di essere in possesso di una fonte di reddito regolare da almeno 18 mesi (che provenga da un contratto di lavoro atipico o dalla libera professione può andare bene ugualmente). Il prestito non è finalizzato, e il versamento avviene entro le 24 h dall’accettazione della richiesta.
Prestito PerTe: cos’è e come funziona
Un’altra soluzione molto richiesta e molto simile a quella precedente, si rivolge a tutti i cittadini di età compresa tra i 18 e i 75 anni, è un prestito non finalizzato e può essere restituito in 10 anni: il valore del finanziamento può raggiungere i 50000 euro, e come prima è richiedibile da tutti coloro che siano in possesso di una forma di reddito regolare (dimostrabile da almeno 18 mesi). Il tasso del prestito PerTe può essere fisso o variabile a seconda dell’importo e della rateizzazione scelta per l’ammortamento.
Come richiedere questa tipologia di prestiti
Banca Intesa San Paolo consente di effettuare la procedura di richiesta direttamente online e, in un secondo momento, il cliente verrà ricontattato dal servizio clienti per gli ultimi passi d’accettazione della pratica. Qualora il finanziamento venga accettato e i dati del richiedente si rivelino corretti, la cifra viene corrisposta sul suo conto corrente nell’arco di 24 h. Ovviamente come per gli altri istituti di credito, Banca Intesa si riserva il diritto di rifiutare la richiesta nel caso in cui il richiedente risulti iscritto agli elenchi dei Cattivi pagatori, o abbia uno storico finanziario poco affidabile e sicuro.
Quali garanzie possono valere?
La miglior forma di garanzia per i giovani disoccupati, gli studenti o i giovani assunti con contratto di lavoro atipico, è quella di chiedere a una persona vicina o a un familiare (munito di busta paga) di fare da garante per il prestito. Il garante, che deve rispettare predeterminati requisiti, rappresenta una forma di garanzia alternativa molto solida per le banche: grazie ad esso la finanziaria avrà la certezza che, in caso di mancato pagamento, il garante pagherà le spese e gli interessi dovuti dal debitore principale.
Altre forme di garanzia possono essere l’ipoteca su beni mobili o immobili, oggetti di valore o, nel caso di pensionati, la cessione del quinto (e cioè la cessione di un quinto della pensione).
Calcolare le rate e i tassi d’interesse: perché è fondamentale
Come abbiamo visto le due proposte studiate da Intesa San Paolo per la fascia più giovane della sua clientela possono essere a tasso fisso o variabile a seconda della cifra richiesta e dei tempi di restituzione. Oggi, grazie a degli appositi simulatori presenti sul portale online di questa banca, è possibile “simulare” fin da subito il tipo di prestito richiesto e il piano di ammortamento. I simulatori consentono di verificare il piano di rateizzazione e anche i tassi d’interesse dovuti nell’arco di tempo prestabilito. Per conoscere il valore finale del nostro piano d’interesse dovremo valutare sia TAN (tasso annuo nominale) che TAEG (tasso annuo effettivo globale).
Polizze assicurative: convengono?
Come moltissimi altri istituti di credito e finanziarie anche Intesa San Paolo propone delle polizze ai suoi clienti per assicurare i propri risparmi e i propri prestiti: La Polizza Proteggi Prestito consente di tutelare il debitore nel caso di mancato rimborso del prestito per alcuni casi particolari (licenziamento, ad esempio). Altre polizze studiate da Intesa San Paolo permettono di “rimandare” la rateizzazione per alcuni mesi, o di dilazionare il pagamento in tempi più brevi (e quindi pagare meno interessi) nel caso si fosse deciso di fare un pre-ammortamento. Stipulare una polizza di questo tipo può risultare in certi casi una spesa estremamente utile ed efficace.
Cessione del quinto: cos’è e come funziona
Qualora si fosse pensionati o si avesse un contratto di lavoro dipendente, è possibile scegliere di rimborsare il proprio prestito attraverso la “cessione del quinto”. Come già anticipato la cessione del quinto permette di restituire il valore del prestito detraendo al richiedente un quinto del suo stipendio (o del valore dell’assegno pensionistico mensile). La somma massima verrà stabilita proprio in base al valore dell’assegno percepito dal richiedente e dal valore del finanziamento da lui richiesto. Il tasso d’interesse per questo piano di ammortamento è a tasso d’interesse fisso e la rata dovrà essere costante (il pagamento, nel caso di Intesa San San Paolo, può protrarsi fino ad un massimo di dieci anni). Intesa Sanpaolo consente finanziamenti e prestiti attraverso la Cessione del Quinto ai pensionati Inps con un’età massima di 83 anni (al momento dell’effettuazione della richiesta) e fino agli 85 anni alla scadenza del finanziamento.
E’ necessario anche specificare che la cessione del quinto permette di accedere a prestiti non finalizzati (e cioè per cui non debba essere specificata la natura della richiesta) e che, nel caso di pensionati registrati presso Ente previdenziale o Inps, consentono di accedere ad alcune offerte maggiormente convenienti. In ogni caso per tutte le informazioni visitare il sito della banca.
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