Prestiti senza busta paga e senza reddito

Oggi ottenere prestiti senza reddito e senza la garanzia di una busta paga è piuttosto complicato, ma nonostante tutto esistono alcune soluzioni e alcune modalità in cui anche casalinghe, disoccupati, studenti e le altre categorie sociali senza reddito, possono provare a richiedere un finanziamento. Vediamo quali sono i prestiti a cui si può aspirare facendo parte di queste categorie e quali sono le reali possibilità esistenti per farne richiesta.

Come fare e quali garanzie utilizzare

Un’entrata fissa come uno stipendio, il cedolino della pensione o un assegno di mantenimento, rappresentano alcune delle forme reddituali più sicure per ottenere una richiesta di prestito (anche se spesso vengono rifiutati anche a coloro che ne fossero in possesso). Ovviamente per coloro che non abbiano alcuna forma di reddito sarà più difficile ottenere un prestito o un finanziamento, perché non potranno dimostrare alla banca nessuna entrata regolare con cui far fronte al rimborso del patrimonio e degli interessi e delle spese accessorie.

Molto spesso infatti i finanziamenti per coloro che non abbiano fonti di reddito riguardano per lo più finanziamenti a fondo perduto o piccole somme di liquidità erogate attraverso bandi europei per incentivare giovani imprenditore, studenti, start up in crescita.

Il termine “a fondo perduto” significa che la cifra del prestito viene erogata gratuitamente dalla banca al beneficiario, e che esso è tenuto a non restituirla per intero o solo per una piccola parte, ma comunque sempre in tempi e modi piuttosto elastici e dilazionati.

Oggi le categorie di italiani che non sono in possesso di reddito e che non possono pertanto aspirare ad ottenere prestiti particolarmente esigui, spesso hanno necessità di trovare dovute forme di garanzia per far sì che le banche o gli istituti di credito siano disposti a concedere loro piccole somme di liquidità: sicuramente la più diffusa è quella di richiedere a una persona di fiducia, come un familiare o un coniuge, che faccia da garante al prestito, assicurando alla banca che in caso di mancata restituzione del prestito o di anche solo una delle rate, ci sia qualcuno disposto a pagare al nostro posto.

Altre forme di garanzia sono l’ipoteca sulla casa, ma difficilmente qualsiasi banca accetterà questa forma di assicurazione se il richiedente fosse senza entrate fisse o reddituali di alcun tipo. Quale che sia la forma di prestito a cui abbiamo deciso di accedere, è necessario fare un’attenta valutazione anche sui possibili interessi e spese accessorie: essi sono verificabili dai parametri TAN e TAEG e bisogna tener conto che nel caso di debitori con una situazione finanziaria poco brillante, potrebbe essere decisamente gravoso ripagare un debito con interessi molto alti.

Forme di garanzia: il garante e l’ipoteca

Sicuramente la forma più accessibile di garanzia per coloro che non possiedono busta paga o entrate reddituali solide e dimostrabili, è quella di affidarsi a un garante. Anche il garante deve avere predeterminate caratteristiche, e quindi essere in grado di dimostrare un’entrata fissa e un’affidabilità finanziaria solida e stabile. Altra caratteristica che potrebbe influire sull’affidabilità del garante è anche il possesso di eventuali immobili a suo nome, e inoltre il rapporto di parentela con il richiedente (alcuni rapporti sono considerati più “forti” per le banche).

Altra possibilità è quella di mettere un’ipoteca su un’immobile a proprio nome. La banca erogherà il credito e, in caso d’insolvenza, potrà rivalersi sul bene ipotecato. Ovviamente esso dovrebbe essere proporzionale al valore patrimoniale richiesto, e le tasse previste non dovrebbero superare il 30/35 % delle capacità finanziarie mensili del richiedente. Pertanto ottenere un prestito in questo modo, qualora si fosse sprovvisti di un’entrata reddituale fissa, è piuttosto complicato. E’ possibile impegnare anche oggetti o beni d’arte di valore: anche in questo caso l’oggetto verrà sottratto al debitore in caso di insolvenza, e inoltre il valore dell’oggetto dovrà essere pari o superiore a quello del credito erogato.

A volte le banche potrebbe richiedere la presenza di più d’un garante, o anche di un garante nonostante l’ipoteca: questo avviene spesso nel caso in cui il richiedente abbia un reddito basso o una situazione finanziaria che non possa garantire assoluta solidità agli istituti di credito.

Prestito d’onore: cos’è e come farne richiesta

Il prestito d’onore è una tipologia di prestito che possono richiedere giovani imprenditori e studenti che non abbiano un’entrata reddituale fissa e sicura. Si tratta di un prestito a fondo perduto creato proprio per incentivare l’auto-impiego, e infatti di solito viene erogato per l’apertura di una nuova attività o di una start up. In genere queste tipologie di prestito si rivolgono ai giovani sotto i 35 anni d’età, e per accedervi bisogna rispettare alcuni prerequisiti e, una volta ottenuto il prestito, adempiere ad alcune clausole. Sicuramente non è facile ottenere un prestito d’onore, ma rappresenta una valida possibilità per coloro che non possiedano reddito e che abbiano un Isee bassa.

Prestiti cambializzati senza reddito: cosa sono

Un’alta possibilità è rappresentata dalle cambiali, che sono un titolo di credito chirografario che offre la necessaria garanzia alla banca. Anche chi volesse farne richiesta senza reddito e senza busta paga avrà delle possibilità in più di ottenere il prestito con le cambiali, ma bisogna tenere presente che la banca farà comunque le dovute verifiche prima di erogare il credito e che, in caso di richiedente poco affidabile finanziariamente, essa si riserva il diritto di non accettare la richiesta in qualsiasi caso. I prestiti con cambiali hanno inoltre degli oneri e degli svantaggi particolarmente gravosi: ad esempio gli interessi potrebbero risultare più alti di quelli di un qualunque altro tipo di prestito, e quindi potrebbero essere particolarmente gravosi per coloro che non detengano busta paga o un’altra forma di reddito. C’è poi da tenere conto anche del fatto che, in caso d’insolvenza anche di una sola rata, la banca avrà il pieno diritto di procedere immediatamente al pignoramento dei beni del richiedente, senza passare per la trafila burocratica prevista in questi casi.

I prestiti con cambiale possono essere richiesti anche da cattivi pagatori o protestati, ma rappresentano in assoluto la forma più gravosa di finanziamento quanto a interessi e spese accessorie.

Ti è piaciuto il post?

ANNUNCIO PUBBLICITARIO: Offerta non relativa alle eventuali finanziarie e/o banche citate nell'articolo ma trattasi di affiliazione pubblicitaria