- Come fare richiedere un finanziamento: garanzie e alternative
- Prestito con garante o cointestatario
- Prestito con cambiali: cos’è e come funziona
- Prestiti tra privati: cosa sono e come funzionano
- Ipoteca su un immobile o su oggetti di valore
- Auto di cifre contenute: quali possono essere le alternative
- Come scegliere un prestito senza busta paga
Richiedere un prestito per l’acquisto di un’auto senza busta paga può risultare un’impresa piuttosto ardua, ma esistono comunque dei sistemi per ottenere prestiti più o meno esigui di liquidità che possono aiutarci nella compravendita di un buon mezzo. Vediamo di quali si tratta, quale forme di garanzia presentare e soprattutto quali documenti ci serviranno per avanzare la richiesta.
Come fare richiedere un finanziamento: garanzie e alternative
Ottenere un prestito senza busta paga è complicata ma non impossibile: oggi online esistono diverse soluzioni e pacchetti di prestito per le categorie di lavoratori con contratti atipici, le casalinghe, i disoccupati e le altre categorie sociali che non possiedano busta paga. Ovviamente non avere un contratto di lavoro fisso e regolare non significa non dover presentare delle adeguate forme di garanzia alternativa: le banche, così come le concessionarie appoggiate ad esse, richiederanno comunque la firma di un garante (fideiussione) o altre forme di assicurazione.
Pur non essendo in possesso di una busta paga, il richiedente dovrà dimostrare una buona affidabilità creditizia per richiedere un prestito che gli consenta di acquistare un’auto: oltre ai documenti di riconoscimento dovrà pertanto presentare i documenti che attestino le sue fonti di reddito (cedolino della pensione, un assegno di mantenimento, la certificazione unica, ecc.), specificare il suo ruolo lavorativo e presentare i documenti che attestino l’eventuale presenza d’immobili di sua proprietà. In breve, i documenti da presentare sono:
- Documenti d’identità in corso di validità o regolare permesso di soggiorno per i cittadini esteri.
- Tessera Sanitaria.
- Un conto corrente e a proprio nome.
- Documenti sulle entrate reddituali.
- Documenti che attestino la presenza di immobili o altri beni di proprietà.
Prestito con garante o cointestatario
Qualora la nostra situazione reddituale non fosse ritenuta solida e affidabile dalla banca o la finanziaria, potrebbe esserci richiesto di trovare ulteriori forme di garanzia per l’accettazione del prestito: ad esempio si potrebbe chiedere a una persona di fiducia, un familiare o un amico, di garantire al nostro posto difronte alla banca. Il garante è colui che, in caso d’insolvenza di una o più rate, si assume la responsabilità di rimediare ai pagamenti al posto del richiedente. Ovviamente il garante dovrà avere solide garanzie, e non può essere iscritto ai registri dei non pagatori o dei protestati. E’ essenziale che la sua situazione finanziaria sia solida e senza macchia, o in caso d’insolvenza anche da parte del garante la banca potrà rivalersi economicamente anche su di lui.
Oltre al garante un altro modo per ottenere un prestito potrebbe essere quello di acquistare il bene insieme a un cointestatario: ad esempio un coniuge o un familiare con cui s’intenda condividere il bene una volta acquistato e che, insieme al reddito del garante, dimostri di poter assolvere in piena regola ai pagamenti richiesti per l’ammortamento.
Prestito con cambiali: cos’è e come funziona
Un’altra forma di garanzia a cui è possibile ricorrere in assenza di busta paga o con una busta paga di valore basso, sono le cambiali: si tratta di un titolo di credito a cui viene imposto un bollo, e che garantisce alla banca di poter rientrare velocemente in possesso della cifra pattuita col richiedente. Il tasso è generalmente fisso, ma gli interessi sui prestiti cambializzati sono più alti rispetto a quelli di altre forme di prestito e non rappresentano sicuramente un’alternativa conveniente. Per ottenere un prestito cambializzato bisogna in genere presentare il proprio TFR, qualora esso non fosse disponibile potrebbe essere richiesta comunque la presenza di un garante. I prestiti cambializzati possono essere concessi anche ai protestati e ai cattivi pagatori, ma come accennato il loro costo è decisamente alto.
Bisogna evidenziare anche che per coloro che risultino iscritti ai registri del Crif o siano stati protestati potrebbe essere davvero difficile vedersi accettare l’erogazione di un prestito: la banca effettua sempre le dovute verifiche sia per i richiedenti che per i loro garanti, e si riserva comunque il diritto di rifiutare tutte quelle richieste che potrebbero risultare poco affidabili. La banca è comunque tenuta a motivare il perché della sua decisione in caso di rifiuto della domanda di prestito.
Prestiti tra privati: cosa sono e come funzionano
Online esistono anche diverse forme di network per il social lending, e cioè di prestiti tra privati: Smartika.it o Prestiamoci.it ad esempio. Attraverso questi siti sarà possibile accedere a piccoli o medi crediti finanziati direttamente da cittadini e investitori privati per un determinato progetto. Vi si può accedere anche senza busta paga, ma è necessario presentare le dovute forme di garanzia affinché anche questi portali possano effettuare le dovute verifiche per accertarsi che il prestito sia erogato a un richiedente meritevole. Le piattaforme di social lending per lo più consentono di risparmiare qualcosa in termini d’interessi rispetto alle banche, e permettono agli investitori di guadagnare qualcosa in più.
Ipoteca su un immobile o su oggetti di valore
Altra forma di garanzia piuttosto diffusa è l’ipoteca su un immobile o su oggetti di valore. Mettendo un’ipoteca sulla nostra casa, su dei gioielli o su oggetti d’antiquariato di nostra proprietà ad esempio, offriremmo la garanzia alla banca che, in caso d’insolvenza, potrà rivalersi pignorando quegli oggetti. Il valore dell’ipoteca deve essere proporzionale (o superiore) a quello del credito erogato dalla banca, e bisogna tenere a mente che ormai sono sempre di meno gli istituti di credito ad accettare questa forma di garanzia: per le banche dover cercare di vendere, in caso d’insolvenza, i beni del richiedente, rappresenta un’estrema perdita di tempo e di denaro.
Bisogna tenere anche a mente che l’abitazione di residenza del richiedente, nel caso in cui sia gravata da un mutuo per cui sia stato necessario sottoscrivere un’ipoteca, è esente dalla concessione di una seconda ipoteca.
Auto di cifre contenute: quali possono essere le alternative
Senza busta paga e con entrate reddituali basse è probabile che anche i valori del prestito che possa esserci concesso siano proporzionali, e in tal caso sarà necessario rivedere le possibilità offerte dal nostro budget per acquistare un’auto usata o un modello di citycar più economico. Oggi molte banche e istituti di credito offrono pacchetti per micro e piccoli prestiti che prevedono la loro erogazione anche per le classi meno abbienti e coloro che non possiedono busta paga: questo genere di offerte sono consultabili anche presso le Poste Italiane o i maggiori istituti di credito attraverso i loro portali online. Anche l’Inps consente di accedere a piccole forme di finanziamento, ma per tutti bisognerà avere determinati requisiti e rispettare apposite clausole.
In genere le somme a cui si può accedere variano tra i 1000, i 5000 e i 10000 euro (variano a seconda delle possibilità reddituali del richiedente) e sono restituibili in rate dai 24 mesi ai 10 anni. In genere i tassi d’interesse per i microcrediti sono più alti rispetto a quelli dei prestiti di medio e alto livello, questo perché le banche devono garantire una soglia minima d’interesse imposta dalla Banca D’Italia.
Sicuramente richiedere un prestito privatamente (anche ad una persona conosciuta) ci consentirà di avere tassi d’interesse molto più ragionevoli, e di poter comunque accedere alle cifre necessarie per l’acquisto di una nuova auto.
Come scegliere un prestito senza busta paga
Per scegliere l’istituto di credito a cui rivolgersi al momento della nostra richiesta per un prestito per l’acquisto di un’automobile, potremmo valutare diversi parametri. Anzitutto i piani d’interesse, che differiscono rispetto a ciascuna offerta di prestito e che sono TAN (tasso annuale nominale) e il TAEG (tasso annuo effettivo globale): questi due valori indicano il piano d’interesse previsto per una determinata cifra e la sua restituzione più gli interessi comprensivi di tutte le spese accessorie, l’istruttoria e le eventuali polizze assicurative.
Altre valutazioni andranno fatte circa il piano d’ammortamento: in genere esistono diverse soluzioni per la restituzione delle rate che prevedono di poter scegliere tra un piano d’ammortamento flessibile (e che ad esempio consenta di saltare 1 o più rate, oppure di rivalutare le opzioni per il pagamento entro i primi 6 mesi dall’erogazione).
Anche l’estinzione anticipata potrebbe essere una valutazione da fare al momento della nostra richiesta: è possibile infatti che alcune clausole previste dalla banca richiedano l’onere di commissioni molto alte per coloro che decidano di estinguere il proprio debito prima di un tempo prestabilito dal contratto.
In ogni caso è fondamentale leggere attentamente i contratti e i documenti sottoponendoli anche al parere di un esperto in caso d’incertezze: tardare i pagamenti può in alcuni casi mettere a rischio la nostra posizione finanziaria o costringere il beneficiario a pagare penali e commissioni aggiuntive.
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