Piccoli prestiti senza busta paga e garante

Ottenere prestiti senza busta paga e in più senza offrire in garanzia la firma di un garante, può essere piuttosto complicato nell’Italia dei nostro giorni. Ciò nonostante esistono dei modi con cui si può ottenere un finanziamento, anche se per questo generi di casi, come vedremo, potrebbe essere piuttosto complicato: vediamo di quale tipologie di finanziamenti si tratta e quali sono le cifre che potremmo ottenere e, soprattutto, quali garanzie potremmo procurarci in assenza di un garante di fiducia.

Considerazioni generali

Anzitutto vediamo quali sono le caratteristiche fondamentali per presentare la richiesta di prestito pur non possedendo la busta paga:

  • Bisognerà essere residenti in Italia.
  • Avere una fonte di reddito dimostrabile.
  • Possedere un conto corrente.

Il modo più semplice per ottenere un prestito qualora non si abbia busta paga è in genere quella di presentare un proprio garante alla banca o alla finanziaria alla quale ci si sia rivolti, così da offrire la garanzia che, qualora non fossimo in grado di restituire la quota pattuita, l’istituto di credito potrà rivalersi sulla persona da noi presentata come garante (questo meccanismo prende il nome di fideiussione). Ma quali sono i modi per ottenere un prestito o un finanziamento qualora non avessimo una persona fisica da presentare come nostro garante? Vediamoli nel dettaglio.

Il Prestito d’Onore: cos’è e come funziona

Oggi una forma molto diffusa di prestito e rivolta soprattutto ai giovani tra i 18 e i 35 anni è il prestito d’onore. Questa tipologia di prestito viene erogata dall’Unione Europea e prevede che solo il 40% dell’intera somma venga restituita, mentre il 60% è a fondo perduto. Ovviamente anche per ottenere questo tipo di prestito bisognerà presentare delle garanzie alternative e presentare la documentazione utile ad ottenerlo.

Questo finanziamento si rivolge in genere a lavoratori autonomi, giovani che vogliano creare una propria start-up, studenti che abbiano deciso di investire su un proprio percorso di crescita, ecc. Per ottenerlo bisognerà ovviamente dimostrare di far parte di una delle categorie sociali a cui questo tipo di finanziamento è destinato.

Prestito Cambializzato

Anche il prestito cambializzato si può ottenere senza la presenza di busta paga e garanzia. Questo tipo di finanziamento però non è possibile da ottenere per lavoratori dipendenti o i pensionati, e di solito non supera i 20.000 euro di prestito. La durata della restituzione per questo tipo di prestito non dovrà superare i 60 mesi e per ottenerlo basterà presentare i propri documenti. La quota viene versata tramite assegno o bonifico.

Ovviamente chi risulta essere cattivo pagatore non potrà avanzare la richiesta per questo tipo di finanziamento.

Prestito fiduciario

Il prestito fiduciario si rivolge in genere a studenti che abbiano famiglie con redditi bassi e che abbiano deciso di proseguire il proprio percorso di studi post-laurea o post-specializzazione. Si tratta in genere di un prestito che viene elargito qualora non si fosse già ottenuta una borsa di studio.

Prestito personale: cos’è e come funziona

Ottenere un prestito personale senza busta paga e senza garante è possibile, ma bisognerà ovviamente presentare altre forme di garanzia. Questo tipo di finanziamento si rivolge a:

  • casalinghe
  • disoccupati
  • studenti
  • giovani imprenditori
  • lavoratori autonomi

Le forme di garanzia da presentare in assenza di garante sono molteplici. Una potrebbe essere quella di dilazionare le rate in cambiali. Questo tipo di pagamento assicura alla banca che, qualora mancassimo anche solo uno dei pagamenti, lei potrà rifarsi sui beni in nostro possesso pignorandoli (per un valore pari a quello del mancato pagamento).

Ovviamente il bene impegnato dovrà essere “all’altezza” del finanziamento pattuito, e infatti non sono molte le banche a concedere questo tipo di prestito proprio per via della difficoltà di trovare un bene “paragonabile” all’ammontare della cifra del prestito. In secondo luogo pignorare è un’attività più dispendiosa per un istituto di credito rispetto al rivalersi direttamente su un eventuale garante. Un’altra caratteristica del prestito cambializzato è che non si tratta di un finanziamento particolarmente conveniente per quanto riguarda il TAEG, che in questo caso sarà particolarmente alto.

Un altro modo per ottenere questo tipo di prestito è quello di ipotecare i propri beni immobili o di valore (come gioielli, oggetti di pregio e d’antiquariato). Ovviamente per piccole cifre nessuna banca sarà disposta ad accettare una casa come forma di garanzia, ma qualora si parli di cifre più alte ipotecare la propria casa rappresenta una forma di garanzia valida senza il bisogno di scomodare un garante. Inoltre a chi ha già compiuto 65 anni ipotecare la casa potrebbe permettere di accedere a un prestito ipotecario vitalizio.

Chi eroga questo tipo di finanziamento

Questi prestiti vengono generalmente erogati da finanziarie e istituti di credito, ed esistono veramente moltissime opzioni a seconda di ogni caso per ottenere prestiti su misura. Sicuramente prima di affidarsi a una banca piuttosto che un’altra è bene valutare con attenzione tutte le possibilità, e paragonare anche gli effettivi rischi e tassi d’interesse che dovremo poi rimborsare all’istituto scelto. Oggi sul web è molto facile incappare in truffe o proposte apparentemente vantaggiose che poi si rivelano essere tutt’altro.

Crif e cattivi pagatori: quali sono i rischi di mancare i pagamenti

Uno dei maggiori rischi nel non rispettare i pagamenti è quello infatti di andare contro la legge, col rischio che i beni possano esserci pignorati o che il Crif ci segnali come cattivi pagatori. Essere cattivi pagatori ci precluderà qualsiasi possibilità di ottenere prestiti o benefici di qualsivoglia sorta da parte delle banche, a cui compariremo automaticamente nel database dei cattivi pagatori. Per questo motivo è molto importante onorare i patti ed effettuare i pagamenti nelle modalità e nei tempi prestabiliti.

In particolare per far sì che un cliente venga segnalato agli organismi preposti come cattivo pagatore, è necessario che il pagamento sia avvenuto con un ritardo di almeno 2 mesi consecutivi rispetto ai termini prestabiliti, o altrimenti anche che 2 o più rate siano state pagate fuori dai tempi massimi.

Nel caso in cui poi la mora venga risarcita, si resterà comunque segnalati come cattivi pagatori all’interno del database per almeno 1 anno. In caso di mancati pagamenti per cifre maggiori (poi sanate) 2 interi anni, mentre per pagamenti non restituiti il termine massimo è di 36 mesi.

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